patologie arti inferiori

ALLUCE VALGO

L’alluce valgo è una deformità molto comune del piede.

Le cause che portano alla formazione di questa patologia sono probabilmente molteplici e non completamente note.

Il sintomo più frequente e precoce è la borsite in corrispondenza della prominenza sul bordo interno del piede. Il paziente prova dolore articolare, bruciore, gonfiore e noterà anche un arrossamento della parte interessata.

L'alluce valgo è quasi sempre una patologia evolutiva, tende cioè a peggiorare col passare del tempo.

Si può agire in modo conservativo o chirurgico.

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DISTORSIONE DI CAVIGLIA

Il protocollo che deve sempre essere applicato fin dal momento stesso del trauma è il cosiddetto “Protocollo PRICEMM” (acronimo in inglese che sta per “Protezione, Riposo, Ghiaccio, Compressione, Elevazione, Terapie Mediche e Strumentali”). Al contrario di quello che si è sempre pensato, la parte interessata deve essere immobilizzata il meno tempo possibile e l’utilizzo di terapie fisiche come Laser, Tecar e Ultrasuoni già nell’arco delle 24/48 h successive al trauma sono un ottimo strumento per ridurre in modo considerevole infiammazione, dolore, edema e favorire i processi riparativi.

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FASCITE PLANTARE

La fascite plantare è un'infiammazione della fascia plantare.

Nello sport è molto frequente tra i corridori, i calciatori, i giocatori di basket e rugby, gli atleti, i danzatori e, in generale, si manifesta

in tutti gli sportivi i cui piedi sono sottoposti a sistematici impatti.

Il trattamento di questa patologia deve essere iniziato in brevissimo tempo dall'insorgere della sintomatologia dolorosa e si basa sul riposo iniziale, sul controllo dell'infiammazione e del dolore.

L'approccio fisioterapico consiste inizialmente nell'iniziare delle sedute con le terapie strumentali (Laserterapia, Tecarterapia e Ultrasuonoterapia) per poi introdurre anche esercizi di stretching.

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LESIONI MUSCOLARI

Le lesioni muscolari sono i problemi più frequenti a cui vanno incontro soprattutto gli sportivi.

Possono essere determinate da un Trauma Diretto più frequente negli sport dove avvengono forti contrasti o da un Trauma Indiretto più frequente negli sport individuali.

 Esiste un’importante classificazione delle lesioni muscolari a seconda del loro grado di entità e alla quale far riferimento prima di avventurarsi in qualsiasi manovra di riabilitazione. Inoltre, l’ecografia muscolare risulta, ad oggi, il mezzo diagnostico strumentale più usato ed affidabile per valutare la gravità del danno tissutale.

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PUBALGIA

Il principale sintomo della pubalgia è naturalmente il dolore che parte dall’osso pubico, si dirama in tutta la zona e si localizza a livello della regione dell’inguine, la parte anteriore della coscia e la parte interna degli adduttori. Ogni trattamento deve essere personalizzato in base alla gravità del singolo caso e in base agli obiettivi che il soggetto vuole ottenere: un’atleta professionista affronterà un tipo di riabilitazione diverso sia in tempistica sia in intensità di esercizi rispetto, ad esempio, ad una persona che svolge un lavoro di ufficio. Nella prima fase del trattamento si provvederà a diminuire il dolore per poi passare a manipolazioni.

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RIABILITAZIONE POST INTERVENTO ANCA

Trascorsi i circa 10 giorni di riabilitazione ospedaliera, consiglio di recarsi presso un centro o uno studio fisioterapico privato per continuare i trattamenti mettendosi nelle mani di un esperto e non praticando il cosiddetto “fai da te” a casa, al fine di ottenere i massimi risultati fisici possibili. Tra gli obiettivi del decorso post-operatorio vi è il recupero della fisiologica escursione articolare dell’anca, il potenziamento della muscolatura, la rieducazione propriocettiva e la rieducazione al cammino. 

Una volta eseguito, questo intervento permetterà al paziente di dimenticare il dolore all’anca e di riacquistare uno stile di vita più che soddisfacente!

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RIABILITAZIONE POST INTERVENTO LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE

Il legamento crociato anteriore è uno dei quattro più importanti legamenti che costituiscono l'articolazione del ginocchio. Un rumore tipo “crack”, il dolore, l'instabilità ed il gonfiore sono i segni tipici di una lesione che deve essere accertata con una Risonanza Magnetica. Se si conduce una vita “poco attiva” si opta per un trattamento “conservativo” (riabilitazione volta a tonificare  i muscoli dell’arto inferiore per migliorare la stabilità del ginocchio e l’equilibrio); se si vuole tornare a qualsiasi attività sportiva, l’unica soluzione concreta è l’intervento chirurgico.

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RIABILITAZIONE PROTESI AL GINOCCHIO

I motivi per cui si giunge ad un intervento di protesi al ginocchio sono molteplici. In età giovanile le cause principali sono dei forti traumi diretti (incidenti stradali, incidenti sportivi) oppure delle gravi deformazioni genetiche dell’articolazione presenti fin dalla nascita. In età adulta/senile invece, oltre ai traumi, la causa principale per la quale si ricorre alla protesi di ginocchio è la tanto famosa “artrosi".

Tra gli obiettivi principali del decorso post-operatorio vi è il recupero della fisiologica escursione articolare del ginocchio, il potenziamento della muscolatura, la rieducazione propriocettiva e la rieducazione al cammino.

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SCIATALGIA

Per “Sciatalgia” si intende una condizione infiammatoria acuta, in cui il nervo sciatico viene irritato provocando dolore lungo il suo decorso anatomico nell’arto inferiore.

Non esiste un trattamento unico e globale per pazienti affetti da sciatalgia in quanto ogni tipo di approccio dipende dalla causa della patologia. Dopo l’individuazione della causa del problema, come linee generali posso affermare che, durante la fase acuta, il primo scopo è quello di alleviare la sintomatologia dolorosa che il paziente prova nel camminare e nel svolgere le proprie attività per poi intraprendere un percorso fisioterapico completo.

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TALLONITE

Capita di avvertire un dolore acuto, quasi pungente, sotto al tallone quando camminiamo durante la giornata. Se così avviene, potreste avere un’infiammazione denominata “Tallonite”. La tallonite, o dolore calcaneare, è una patologia che comporta un’infiammazione in corrispondenza delle strutture anatomiche del retropiede provocando dolore, bruciore e difficoltà anche nella normale deambulazione di tutti i giorni. Il trattamento per una tallonite deve essere attuato nel più breve tempo possibile in quanto assicura un recupero migliore, più veloce ed evita la cronicizzazione del dolore e la sua ricomparsa dopo mesi.

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